Archeologia subacquea e Volontariato a Venezia

Archeologia subacquea e volontariato sono legate da tempo a doppio filo: subacquei volontari hanno contribuito alle prime grandi scoperte sottomarine quando gli archeologi non si immergevano ancora, subacquei volontari anche oggi si impegnano in attività di supporto, in programmi formativi e in azioni di protezione diretta del patrimonio, fornendo un importante contributo ai professionisti, e nel rispetto delle competenze di ciascuno. Il punto della situazione, e una riflessione sul ruolo che i volontari potranno avere negli anni a venire in ambito archeologico subacqueo, saranno l'oggetto di una significativa giornata di confronto, nell'ambito della rassegna MareMaggio, a Venezia, il prossimo 14 aprile.
Di seguito, il comunicato stampa ufficiale e il programma degli interventi.

MARE MAGGIO - SABATO 14 APRILE 2011
TUFFI NEL PASSATO
IL FUTURO DEL VOLONTARIATO IN ARCHEOLOGIA SUBACQUEA
La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, in collaborazione con Expo Venice s.p.a., ha proposto la realizzazione, all’interno degli eventi previsti per la fiera Mare Maggio 2011, di un Workshop dedicato al tema del Volontariato in archeologia subacquea.
Come noto, il Veneto è per eccellenza terra d’acque, grazie alla presenza delle quali si sono sviluppate nel corso della storia importanti civiltà, che hanno lasciato preziose tracce in tutti gli ambienti “umidi” (fiumi, laghi, lagune, mare, ipogei).
La mole cospicua di dati archeologici a disposizione è frutto non solo delle ricerche eseguite negli ultimi anni dalla Soprintendenza, anche in occasione di importanti lavori pubblici, ma soprattutto delle campagne di prospezione effettuate, almeno a partire dagli anni ’60 del XX secolo, da subacquei appassionati, il più delle volte strutturati in vere e proprie realtà associative di ambito locale. In effetti, lo sviluppo delle tecniche di immersione, il relativo calo dei costi e la conseguente espansione delle attività subacquee di tipo sportivo hanno contribuito a creare un fenomeno di massa, che -al giorno d’oggi- non può non confrontarsi anche con il tema della tutela dei beni culturali sommersi.
Il Workshop, coerentemente con le recenti iniziative di collaborazione avviate tra Soprintendenza e volontariato locale, si pone l’obiettivo di illustrare meriti, limiti e potenzialità di sviluppo del settore attraverso gli interventi di archeologi in forze presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e i contributi di alcuni gruppi subacquei attivi sul territorio.

PROGRAMMA
Sessione 1: 11.00 - 12.30
- VINCENZO TINÈ (Soprintendente per i Beni Archeologici del Veneto)
Il rapporto tra Soprintendenza B.A.V. e il volontariato in archeologia
- LUIGI FOZZATI (Soprintendente per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia)
Il contributo del volontariato alle ricerche archeologiche subacquee in Veneto
- ALESSANDRO ASTA (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)
La riorganizzazione del settore: problematiche ed ipotesi di lavoro
- ANTONIO ROSSO (Federazione delle Associazioni di Archeologia del Veneto)
Luci ed ombre del volontariato in archeologia subacquea (1960-2010)
Pausa: 12.30 – 14.00
Sessione 2: 14.00 - 16.30
- RAFFAELE SCARABELLO (Club Sommozzatori Padova)
Le ricerche nel fiume Bacchiglione
- ALESSANDRO TAGLIAPIETRA (Argo)
Le ricerche nel Veneziano e l’organizzazione dei corsi di archeologia subacquea
- FRANCESCO GUSSO – STEFANIA MANFIO (Gruppo Sommozzatori Caorle)
Le ricerche nel mare di Caorle
- LUIGI ZANNINI – LUCA GARBATO (Sub San Marco)
Le ricerche nell’ambito lagunare veneziano
- FRANCESCO GIARDINA (Unio)
Le ricerche nel lago di Garda
Discussione finale


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