Corso di archeosub in Croazia per i futuri professionisti dell'Europa sud-orientale

Continua l'opera dell'UNESCO, in accordo con i principi della Convenzione del 2001, nel campo della formazione dei futuri professionisti dell'archeologia subacquea: a Zara, sede dell'importante e sempre più all'avanguardia centro di Archeologia Subacquea ICUA (International Centre on Underwater Archaeology Zadar), si terrà a giugno un corso di base destinato a studenti e giovani ricercatori, anche con minima esperienza subacquea, e con preferenza per chi è al di sotto di 35 anni, provenienti da Bosnia, Albania, Bulgaria, Croazia, Grecia, Montenegro, Moldavia, Romania, Serbia, Slovenia, Macedonia e Turchia; le lezioni teoriche, in inglese, saranno tenute dai professionisti dell'ICUA, e le esercitazioni pratiche avranno luogo direttamente su alcuni dei siti archeologici sommersi della zona.
In questo modo l'UNESCO promuove la diffusione e lo scambio delle competenze anche fra Paesi  rimasti finora ai margini dell'archeologia subacquea, e mira alla creazione di una nuova generazione di archeologi in grado di gestire il patrimonio sommerso nelle rispettive terre d'origine secondo principi condivisi a livello internazionale.
Esperienze simili hanno già avuto luogo in America Latina e in altre aree del mondo, e stanno creando le basi della futura tutela del nostro passato sommerso, finalmente -si spera- al riparo da saccheggi, razzie, legislazioni incerte e interpretazioni fantasiose del concetto di patrimonio.

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