I relitti di Tobago per il turismo subacqueo

Poco meno di 50.000 abitanti,su un lembo di terra di 303 kmq, nel cuore del Mar dei Caraibi, e un patrimonio archeologico sottomarino di grande valore: si tratta di Tobago, la più piccola delle due isole che compongono lo Stato di Trinidad e Tobago, che da alcuni anni sembra aver compreso il valore di siti e relitti sommersi e sta ora puntando decisamente sulla ricerca per incentivare il turismo. 
Le autorità di Port of Spain, la capitale, hanno recentemente concesso tutte le autorizzazioni necessarie a un team di ricercatori, guidato da Kroum Batcharov, docente di archeosub all'Università del Connecticut e membro dell'Institute for Nautical Archaeology degli Stati Uniti, per svolgere indagini nel porto della ciità di Scarborough, a caccia dei relitti della grande battaglia navale che vide fronteggiarsi, nel 1677, le navi della Dutch West India Company e quelle di un agguerrito squadrone francese. Il progetto durerà tre-cinque anni, a partire dal 2013; tutti i reperti rinvenuti resteranno proprietà della popolazione di Tobago, e saranno custoditi nel locale Museo di Storia, per il quale è prevista l'apertura di una nuova sezione di archeologia marittima. Nell'eventualità di rinvenire evidenze di grandi dimensioni lo Stato si è già detto pronto a investire in adeguati progetti di musealizzazione; il patrimonio archeologico sommerso può infatti costituire il vero valore aggiunto dell'isola e attirare una grande flusso di turisti e ricchezza: "C'è una intera comunità di persone che hanno interesse nel turismo storico e culturale" ha dichiarato Oswald Williams, responsabile del Ministero di Turismo e Trasporti "e questo progetto è una grande opportunità per poter allo stesso tempo preservare patrimonio e cultura, condividerlo con i visitatori e trarre benefici economici per la popolazione". 

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