Emuli di Odyssey: l'Armada allontana cacciatori di tesori dal Mare di Alborán

I tesori sommersi nei mari di tutto il mondo non cessano di attirare l'attenzione di razziatori e predoni degli abissi, nonostante la conclusione della vicenda - Odyssey (ne abbiamo parlato qui e qui), con la definitiva consegna dell'oro della Mercedes al Museo Nazionale di Archeologia Subacquea ARQVA di Cartagena, e la lunga lista di Paesi che hanno ormai ratificato la Convenzione UNESCO per la protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo, impegnandosi a proteggere siti e relitti sommersi.

E' notizia di oggi l'allontanamento, da parte di un'unità militare dell'Armada, la Marina Militare spagnola,  di un'imbarcazione sospetta, impegnata in ricerche nel Mare di Alborán, allo sbocco dello Stretto di Gibilterra, tra le coste iberiche e quelle marocchine. 

I militari della corvetta Infanta Cristina, un moderno pattugliatore armato da 1600 tonnellate, hanno tenuto d'occhio a lungo l'attività della nave da ricerca, un'imbarcazione civile battente bandiera panamense e appartenente a una nota compagnia di cacciatori di tesori, e alla fine hanno deciso di procedere a un'ispezione. Durante i controlli (nella foto in alto, il momento dell'abbordaggio - Fonte: Ministerio de Defensa)si è visto che a bordo della nave, colta in azione a 25 miglia dalle coste di Malaga, al di fuori, cioè, delle acque territoriali, ma all'interno della Zona Economica Esclusiva e al limite della zona contigua,  erano presenti strumentazioni per indagini sottomarine e ricerche di relitti; lo stesso capitano non ha negato l'attività di sondaggio in corso. Tanto è bastato per intimare all'equipaggio di abbandonare le ricerche, in base all'articolo 77 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare e in base all'articolo 10.2 della Convenzione UNESCO (cfr. testo a fondo pagina), ratificata dalla Spagna già nel 2005.

L'episodio è la riprova del fatto che la lotta contro i cacciatori di tesori è ben lungi dall'esser vinta definitivamente, anche se l'azione tempestiva dei militari dell'Infanta Cristina e il grande spazio dato dai media spagnoli alla vicenda confermano che l'affaire Odyssey, il cui lieto fine ha coronato una battaglia giudiziara durata anni, è stato un vero e proprio punto di svolta nella tutela del Patrimonio Sommerso. 






Convenzione UNESCO per la Protezione del Patrimonio Culturale sommerso, art. 10.2
Article 10 – Protection of underwater cultural heritage in the exclusive economic zone and on the continental shelf
2. A State Party in whose exclusive economic zone or on whose continental shelf underwater cultural heritage is located has the right to prohibit or authorize any activity directed at such heritage to prevent interference with its sovereign rights or jurisdiction as provided for by international law including the United Nations Convention on the Law of the Sea.

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