Localizzato il relitto del Postale Tripoli, affondato nella Grande Guerra

Continua l'attività di collaborazione della Marina Militare Italiana con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, nell'ambito della ricerca archeologica marittima e dei progetti di studio e commemorazione per il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

E' da poco rientrato alla sua base di La Spezia il cacciamine Vieste, potente Mine Hunter Coastal di Classe Lerici da 500 tonnellate, da poco rimodernato e dotato delle più recenti strumentazioni per la ricerca in alto fondale, tra cui una coppia di ROV e un AUV (Autonomous Underwater Vehicle) Hugin 1000 Kongsberg, operativo fino a 1000 metri di profondità.

Le indagini condotte al largo di Capo Figari, a non molta distanza da Olbia, hanno permesso di localizzare il Postale Tripoli, affondato da un sommergibile tedesco nella notte tra il 17 e il 18 marzo del 1918; nel naufragio persero la vita 300 persone, tra cui un contingente imbarcato della Brigata Sassari. Soltanto 5 mesi prima il piroscafo Tripoli era sfuggito a un altro siluramento per mano tedesca, per il quale erano caduti altri due militari.

Il rinvenimento da parte della Marina Militare consentirà di riaprire questa dolorosa pagina di storia, e di commemorare le vittime del naufragio. Il relitto, ormai patrimonio storico e al tempo stesso cimitero militare, rimarrà naturalmente sul fondo, con le testimonianze che conserva al suo interno, protetto e custodito da quasi mille metri di acqua marina.




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