Convenzione UNESCO, anche il Madagascar ha firmato

Sale a 49 il numero degli Stati che hanno ratificato la Convenzione UNESCO del 2001 per il Patrimonio Culturale Subacqueo: se nel 2014 si erano aggiunti alla lista Guyana, Ungheria e Bahrein, il 2015 si è aperto invece con l'ingresso del Madagascar.

Per la quarta isola del mondo si tratta di una decisione saggia e lungimirante: crocevia di navigazioni tra Asia e Africa nel corso dei secoli, il Madagascar, finora poco esplorato dal punto di vista dell'archeologia marittima, ha certamente molto da raccontare. E' di pochi mesi fa la notizia del rinvenimento lungo le coste della baia di Antongil, all'estremità nordorientale dell'isola, di un gran numero di iscrizioni relative a navi olandesi in transito all'inizio del XVII secolo; se ne occupano, ora, gli studiosi della Flinders University di Adelaide, che procederanno alla schedatura e alla restituzione tridimensionale. Qualche tempo fa erano stati rinvenuti cannoni e ancore nella baia di Belitsaky, forse provenienti del relitto del Degrave, una nave inglese colata a picco nel 1703. Nel 1999 invece erano stati localizzati materiali pertinenti al relitto dell'HMS Serapis (nella foto), oggi al Museo di Antananarivo. Tra il 2006 e il 2008, infine, ricercatori francesi avevano documentato il relitto de L'Utile, nave della Compagnie des Indies Orientales affondata nel 1761, in rotta tra il Madagascar e le Mauritius, presso l'isola di Tromelin, dove si è studiato anche il campo dei sopravvissuti.

La ratifica della Convenzione permetterà di documentare e preservare relitti e testimonianze del passato, in un Paese che è ormai sempre più inserito all'interno delle rotte turistiche mondiali, e che già da tempo accoglie frotte di subacquei nei resort da sogno di Nosy Be.
L'Africa, che oggi può contare su 7 Stati firmatari (Madagascar, Libia, Togo, Gabon, Namibia, Marocco, Nigeria) si chiude sempre di più alle mire dei cacciatori di tesori, e si apre alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio.

Commenti

Post più popolari