La VII Red Sea Conference all'Orientale di Napoli: il programma dettagliato

Se è vero che da sempre il mare permette il contatto e l'interconnessione tra culture e mondi lontani, il Mar Rosso, stretto tra continenti e realtà diverse, e al tempo stesso crocevia tra l'universo mediterraneo e quello del Golfo, e dell'Oceano Indiano, costituisce un osservatorio privilegiato per lo studio di dinamiche storiche complesse, attraverso la ricerca archeologica, a terra e in mare, così come tramite gli studi linguistici ed etnografici. 

L'Orientale di Napoli accoglierà un grande convegno internazionale su queste tematiche: la VII Red Sea Conference, patrocinata dalla British Society for the Study of Arabia e dall'Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l'Oriente, resa possibile grazie all’Istituto Banco di Napoli Fondazione e al Comune di Procida, e sostenuta anche dal MIUR - Progetto Giovani Ricercatori Rita Levi Montalcini; l'evento prenderà il via martedì 26 maggio alle 16.00, presso la sede di Palazzo Du Mesnil, sul lungomare napoletano, e proseguirà fino al 30 presso le strutture dell'Orientale sull'isola di Procida. 

Gli organizzatori Andrea Manzo e Chiara Zazzaro, insieme al rettore Elda Morlicchio, al vice-presidente dell’ Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l'Oriente Adriano Rossi e al Direttore del Dipartimento Asia Africa e Mediterraneo Roberto Tottoli, inaugureranno ufficialmente i lavori, accogliendo gli ospiti e i relatori italiani e stranieri. A questi ultimi spetterà il compito di raccontare, attraverso i propri contributi scientifici, il Mar Rosso e i suoi rapporti con le aree limitrofe durante i millenni, dalla preistoria ai giorni nostri.

Il programma dettagliato degli interventi può essere scaricato a questo link


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